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mercoledì 26 gennaio 2011

30/09/2009 - L'Unesco dichiara il Tango argentino patrimonio dell'Umanità

La decisione presa nel corso di un meeting ad Abu Dhabi fra 400 esperti che hanno selezionato 76 candidature

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ROMA - «Un Bene Culturale Immateriale» così l'Unesco ha annunciato l'inserimento del Tango argentino nel patrimonio dell'Umanità. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ha preso la decisione nel corso di un meeting fra 400 esperti riuniti ad Abu Dhabi per compilare una lista di arti e tradizioni da salvaguardare. Sono l'Argentina e l'Uruguay che congiuntamente avevano avanzato la proposta, visto che la storia di questo ballo è strettamente legata a quella del Rio de la Plata, il fiume che divide i due paesi. Il Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco ha selezionato 76 candidature su un totale di 111,
presentate da 35 Paesi.
IL BALLO DELLA SEDUZIONE - E' così premiato il ballo della seduzione perchè «personifica sia la diversità culturale, sia il dialogo. Rappresenta l'essenza di una comunità e pertanto merita di essere salvaguardato». L'origine del Tango risale al principio del Novecento quando sulle sponde del Rio della Plata giungevano immigrati europei tra i quali italiani, tedeschi e spagnoli che mescolavano le loro culture a quelle delle popolazioni locali e delle comunità di origine africana che giungevano dal Centro America. La musica e il ballo sono il risultato di una miscela di ritmi e melodie con una forte componente nostalgica e sentimentale dove lo strumento caratteristico è il Bandoneon. Tra i compositori gli italiani come Di Sarli, Pugliese e De Caro, tutti figli di immigrati, hanno fornito un forte contributo. Le parole delle canzoni sono spesso in lunfardo, il gergo parlato nel porto di Buenos Aires dai malavitosi, per non farsi capire. Ma le storie raccontate nel tango sono legate anche a quella cultura della strada, dei combattimenti con i coltelli e delle forti passioni, raccontati nei testi di Evaristo Carriego e Jorge Luis Borges. Una cultura che viene dal basso ma che è stata esportata nei salotti aristocratici francesi prima di tutti da Carlos Gardel negli anni '30.

IL TANGO NEL MONDO
- Oggi la musica di Carlos Gardel e Astor Piazzola viene ballata e cantata non solo in Argentina e in Uruguay ma in tutto il mondo, grazie anche alla sua fusione con l'elettronica e rock suonata da gruppi come "Gotan Project" o "Bajofondo tango club". Anche in patria il successo e il consumo del tango crescono di giorno in giorno: ogni anno partecipano al Festival di Buenos Aires più di 200 mila persone. Nella scorsa edizione di agosto, 400 coppie di ballerini provenienti da tutto il mondo hanno gareggiato per aggiudicarsi il "mundial" nella capitale argentina, dove ha vinto una coppia di ballerini giapponesi. Le milonghe, i locali dove si suona e balla il tango sono sempre pieni di argentini, come di turisti provenienti da tutto il mondo. Il turismo 'tanguero' comincia ad essere molto importante negli ultimi anni, fioriscono gli alberghi tematici e il giro d'affari legato al ballo. Ma anche fuori dall'Argentina le sale da ballo si moltiplicano e le iscrizioni ai corsi aumentano di anno in anno. In Europa i paesi dove i ballerini sono più numerosi sono l'Italia e la Germania. In alcune città come Roma le sale sono aperte ogni sera e c'è solo da scegliere quella più vicina.

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