Nato a Buenos Aires da genitori italiani, si trasferì a Montevideo ancora bambino.
Il padre fu musicista dilettante (mandolino, violoncello) e direttore di un’orchestra da camera. Comincia i suoi studi musicali al conservatorio Franz List di Monetevideo all’età di 10 anni. Dopo i vent’anni diviene professionista entrando nel’orchestra del Negro Quevedo dove al piano stava il grande Enrique Delfino. Nel 1922 compone il famoso tango “Julian” interpretato tra gli altri da Rosita Quiroga. Dopo breve tempo compose quello che gli diede fama: uno dei quattro tanghi più conosciuti al mondo: “A Media Luz” (1924). I migliori direttori e cantanti lo eseguirono: primo fra tutti, Carlos Gardel (1926).
Dopo aver formato un’orchestra con Roberto Zerrillo sciolta poi nel 1930, prova a costituirne una tutta sua con la quale cominciò a registrare dischi con la casa Brunswick, partecipa al film “Tango” del 1933, primo film interamente sonoro in Argentina. Passa alla casa discografica Odeon e scrive musica per vari film. Appare in radio, in vari clubs e cabarets.
Donato era un tipo distratto e allegro, dicevano di lui che viveva sulla luna, come quella volta che chiacchierando sul tram con un amico, scese dalla vettura scordandosi completamente di sua moglie che rimase sul tram. O quando ascoltando un cantante (Adolfo Rivas) che cantava in una sala d’incisione disse che avrebbe voluto averlo nella sua orchestra, scordandosi che il cantante stava incidendo proprio per lui. Donato ha lasciato più di duecento tanghi composti, molti dei quali famosi e parecchio eseguiti ancora oggi dalle orchestre moderne. Ricordiamo tra questi a parte A media Luz e Julian: El Huracan, T.B.C., Olga, Pensalo Bien etc…
Nella sua orchestra cantarono famose voci come Antonio Maida, Hugo del Carril, Horacio Lagos, Lita Morales e l’uruguaiano Romeo Gavioli (Gavio). Ultimamente i ballerini hanno rivalutato Donato come direttore e adesso nelle milonghe di tutto il mondo è quasi obbligatorio porre musica dell’orchestra di Edgardo Donato per l’eleganza dei suoi tracciati melodici, per il pizzicato degli archi (lui stesso si produceva in assoli al violino), per la ricchezza ritmico-melodica che la distingue, unite alla maestria dei suoi cantanti che spesso duettano in maniera superba. La sua seconda orchestra andò avanti fino al 1945. Riformò un’altra orchestra integrando il famoso bandoneonista julian Plaza. Altre famose interpretazioni pur non composte da lui sono le milonghe “Sacale Punta” , “Ella es asi”, il vals “La Tapera” i tanghi “Sinsabor” , “Chiqué” “El Adios”… Mori a Buenos Aires.
Il padre fu musicista dilettante (mandolino, violoncello) e direttore di un’orchestra da camera. Comincia i suoi studi musicali al conservatorio Franz List di Monetevideo all’età di 10 anni. Dopo i vent’anni diviene professionista entrando nel’orchestra del Negro Quevedo dove al piano stava il grande Enrique Delfino. Nel 1922 compone il famoso tango “Julian” interpretato tra gli altri da Rosita Quiroga. Dopo breve tempo compose quello che gli diede fama: uno dei quattro tanghi più conosciuti al mondo: “A Media Luz” (1924). I migliori direttori e cantanti lo eseguirono: primo fra tutti, Carlos Gardel (1926).
Dopo aver formato un’orchestra con Roberto Zerrillo sciolta poi nel 1930, prova a costituirne una tutta sua con la quale cominciò a registrare dischi con la casa Brunswick, partecipa al film “Tango” del 1933, primo film interamente sonoro in Argentina. Passa alla casa discografica Odeon e scrive musica per vari film. Appare in radio, in vari clubs e cabarets.
Donato era un tipo distratto e allegro, dicevano di lui che viveva sulla luna, come quella volta che chiacchierando sul tram con un amico, scese dalla vettura scordandosi completamente di sua moglie che rimase sul tram. O quando ascoltando un cantante (Adolfo Rivas) che cantava in una sala d’incisione disse che avrebbe voluto averlo nella sua orchestra, scordandosi che il cantante stava incidendo proprio per lui. Donato ha lasciato più di duecento tanghi composti, molti dei quali famosi e parecchio eseguiti ancora oggi dalle orchestre moderne. Ricordiamo tra questi a parte A media Luz e Julian: El Huracan, T.B.C., Olga, Pensalo Bien etc…
Nella sua orchestra cantarono famose voci come Antonio Maida, Hugo del Carril, Horacio Lagos, Lita Morales e l’uruguaiano Romeo Gavioli (Gavio). Ultimamente i ballerini hanno rivalutato Donato come direttore e adesso nelle milonghe di tutto il mondo è quasi obbligatorio porre musica dell’orchestra di Edgardo Donato per l’eleganza dei suoi tracciati melodici, per il pizzicato degli archi (lui stesso si produceva in assoli al violino), per la ricchezza ritmico-melodica che la distingue, unite alla maestria dei suoi cantanti che spesso duettano in maniera superba. La sua seconda orchestra andò avanti fino al 1945. Riformò un’altra orchestra integrando il famoso bandoneonista julian Plaza. Altre famose interpretazioni pur non composte da lui sono le milonghe “Sacale Punta” , “Ella es asi”, il vals “La Tapera” i tanghi “Sinsabor” , “Chiqué” “El Adios”… Mori a Buenos Aires.
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