Il Tango non è d’apprendimento immediato, e per ballarlo non basta salire      in pista e seguire il ritmo, né è sufficiente accompagnarsi      ad un partner che già lo conosca e “farsi portare”. 
Si tratta, oltre che di tecnica, di un vero e proprio esercizio di concentrazione.
Il tango è un ballo totalmente libero, privo di coreografie predefinite.      
Poche regole semplici dettano i limiti dell'improvvisazione: l'uomo guida,      la donna segue.
Fondamentalmente è l'uomo che chiede con un linguaggio puramente corporeo      alla propria ballerina di spostarsi.
La “salida basica” è solo una combinazione di passi che      si utilizza per imparare a ballare, mentre le figure classiche vengono continuamente      assemblate, sospese, frammentate e ricombinate in un’unica caleidoscopica      figura che non si ripeterà mai uguale. 
Il tango è un linguaggio con cui esprimersi. Per chi balla il valzer      o la polka, la musica è un supporto ritmico, e la melodia, un accompagnamento;      un brano o un altro, un interprete o un altro vedono i ballerini eseguire      sempre gli stessi movimenti. 
Ma le melodie del tango sono così ricche di differenti coloriture musicali,      gli stili interpretativi e gli impasti strumentali così diversi, la      poetica dei testi così mutevole, che passare da un brano all’altro      (o anche solo da un esecutore all’altro dello stesso brano) significa      entrare in una condizione mentale nuova, ispirando un portamento e uno stile      che non è mai lo stesso.Tutto in questa danza è unito, gli sguardi,      le braccia, le mani, ogni movimento del corpo deve accompagnare la cadenza      del tango e ciò che i ballerini stanno vivendo: un romanzo di tre minuti,      tra due persone che si conoscono da poco e probabilmente non hanno una relazione      amorosa nella vita reale.
Il tango trascende e arriva al cuore di chi sta ammirando i ballerini, grazie      ai sentimenti che essi mettono nel ballo e ovviamente alla qualità      delle coreografie. Ogni strofa musicale, ogni passaggio, ogni tango ha momenti      diversi, non si può ballare un tango completo seguendo uno stile di      condotta identico per tutta la melodia. Ci sono momenti tristi, allegri, sensuali,      o euforici, finali silenziosi o grandiosi, musica in crescendo o in calando:      esprime solo sentimenti e questo è ciò che i ballerini devono      trasmettere ai propri piedi e a tutto il corpo perché arrivino a noi.
Il luogo dove si balla il tango argentino è chiamato Milonga, talvolta      Tangueria.
Non dimentichiamo che lo spirito del tango risiede da qualche parte dentro      di noi. 
Lasciamolo nella sua vera forma e diamoci la possibilità di essere      sedotti una volta di più dal suo fascino.

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